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POST OPERAM

Chiostro di Vicolo Valdina

Nell’ambito dell’attività di restauro degli edifici pubblici, nel 2015 è stato eseguito il progetto di restauro del Chiostro del Complesso di Vicolo Valdina, sito in Piazza in Campo Marzio.

L’attività progettuale è stata preceduta da una accurata campagna di rilievo strumentale e le alternative possibili sono state decise sulla scorta delle analisi dello stato di fatto e della ricerca storico-archivistica effettuata dall’arch. Sabina Di Pasquale.

Il convento di Vicolo Valdina fu fondato dalle suore basiliane nel 700 D.C. Nel 1500 fu realizzato il Chiostro, parzialmente rimaneggiato nel 1700.  Quando Roma divenne Capitale d’Italia, accolse la sede dell’Archivio di Stato, e nel 1980, dopo importanti lavori di restauro eseguiti dal Provveditorato alle OO.PP., entrò nelle disponibilità dell’Amministrazione della Camera dei Deputati.

Stato di fatto: Il porticato è delimitato da colonne ottagonali realizzate in laterizio, tipiche dei chiostri della fine Quattrocento a Roma.  Le arcate, anch’esse in laterizio corrispondono al piano terra e al mezzanino. Il primo piano è in muratura continua e finestre di colore rosso mattone, con le persiane marroni e la copertura è a tetto spiovente.

Il riferimento stilistico sono i cortili lombardi che risentono ancora di influenze gotiche sia nelle proporzioni che nei materiali (cortina laterizia) rispetto alle tradizioni toscane e laziali.

In occasione del restauro del 1980 il pavimento originario fu sostituito con un manto erboso.

Progetto: Tramite un’analisi stratigrafica e con il supporto della ricerca storico-archivistica è stato ripristinato il caratteristico colore ocra chiaro, le persiane sono state dipinte di grigio chiaro e le parti in laterizio sono state scialbate per omogenizzare le diverse tonalità dei laterizi, testimonianza di interventi sulla facciata che si sono susseguiti nei secoli XVIII e XIX.

La fontana in marmo di Carrara, posta al centro del chiostro, il cui elegante disegno è attribuito a Giacomo della Porta, è stata riportata al suo aspetto originario tramite un accurato intervento di asportazione degli strati di calcare che si erano accumulati nel tempo.

Infine è stata ripristinata l’originale pavimentazione tramite la posa a “spina di pesce” di mattoni fatti a mano.

SCHEDA TECNICA


  • Tipologia Progetto  Restauro
  • Luogo Roma
  • Committente Amministrazione pubblica
  • Anno 2016-2017                                  
  • Dati dimensionali 400 Mq

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